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Architettura come narrazione sensibile: il potere narrativo dei materiali secondo Andrea Maffei

Andrea Maffei

Secondo la visione progettuale di Andrea Maffei, fondatore dello Studio Andrea Maffei Architects, la materia non è solo superficie ma linguaggio. In questa intervista esclusiva, l’architetto racconta come i materiali trasformino concetti volumetrici in esperienze psicologiche, dando vita a spazi che coinvolgono l’osservatore come in un testo teatrale. Un racconto di luce, forma e sensazione, per riscoprire l’architettura come narrazione sensibile, tra impatto emotivo e rigore progettuale.

Andrea Maffei

Andrea Maffei si laurea in architettura a Firenze e si trasferisce a Tokyo a lavorare con Arata Isozaki fino al 2004, dove diventa Associato e responsabile dei progetti italiani. 
Dirige la progettazione del palahockey di Torino, grande intervento realizzato per le olimpiadi invernali 2006, che oggi ospita concerti, conferenze ed eventi di vario genere, oltre alla piscina olimpionica ed il parco di Piazza d’Armi di Torino.
Dal 2005 apre il proprio studio Andrea Maffei Architects a Milano, che sviluppa vari progetti in Italia e all’estero. 
Vince vari concorsi italiani tra cui quello della nuova stazione di Bologna (2008) e della nuova sede della Provincia di Bergamo (2009). Firma il progetto della nuova uscita del museo degli Uffizi (2007), della nuova Biblioteca di Maranello, inaugurata nel 2011, del grattacielo Allianz a Milano, edificio per uffici di 50 piani, come co-progettista insieme a Isozaki. 
È impegnato nel progetto della scuola di Bovisio Masciago (MB) finanziato dal PNRR e di un complesso direzionale nello sviluppo Red4You a Segrate (MI). Scrive su Casabella dal 1998.